Quale università scegliere


   

la giusta scelta

La scelta dell’Università è un passo di fondamentale importanza nella propria vita; dovrebbe essere ben ponderata per evitare spiacevoli conseguenze ed enormi perdite di tempo. Purtroppo, spesso questa scelta è fatta frettolosamente in quanto si è talmente concentrati sull’esame di maturità che si perde di vista la situazione generale: più del 30% dei maturandi si preoccupa di quale corso scegliere solo dopo la maturità e quasi il 10% sceglie cosa frequentare proprio all’ultimo minuto. I ripensamenti sono sempre dietro l’angolo e così va a finire che uno studente universitario su 5 cambia il proprio corso di laurea al primo anno di studi, dopo aver passato grossi momenti di sconforto, di angoscia ed in alcuni casi anche di disperazione.
Di per sé, non ha molto senso perdere molti mesi di studio in un corso di laurea verso il quale non si ha un vero interesse, e tanto meno la cosa ha senso per i genitori che a costo di grossi sacrifici hanno sborsato migliaia di euro per pagare gli studi, il vitto e magari l’alloggio al proprio figlio.
Per evitare tutto questo c’è una sola soluzione: prendersi il tempo dovuto e fare le giuste considerazioni prima dell’iscrizione al corso di laurea.

Innanzitutto è opportuno valutare quali sono le proprie predisposizioni ed interessi. L’iscrizione ad un corso verso il quale non c’è la minima inclinazione porta inevitabilmente al fallimento. Molti studenti si ritrovano a frequentare corsi in facoltà dove sono finiti sulla base delle pressioni dei genitori o per spirito di emulazione verso gli amici. Premesso che alcuni di questi studenti riescono anche ad ottenere una laurea che probabilmente non darà loro soddisfazioni, la maggior parte finisce coll’abbandonare il corso una volta resasi conto dell’errore fatto.
In linea di massima, bene o male ogni persona dovrebbe conoscere quali sono i propri interessi e predisposizioni alla “veneranda” età di 18 anni, comunque per chiarire la situazione in modo più oggettivo esistono anche innumerevoli test attitudinali. Sono dei semplici questionari, quasi sempre gratuiti, che si possono reperire online e che permettono di focalizzare al meglio le proprie attitudini ed inclinazioni. Tanto per fare un semplice esempio, per chi ha il terrore delle malattie e per chi ha orrore del sangue e delle ossa spezzate, presumo che Medicina non sia la facoltà ideale per realizzarsi.
Un buon test di orientamento è possibile provarlo qua:
Orientamento Universitario.

Una volta focalizzata l’attenzione su sé stessi, è opportuno dare un’occhiata anche al mondo del lavoro. Al giorno d’oggi la nostra società è zeppa di brillanti laureati che una volta ottenuta l’agognata laurea si ritrovano a sbrigare delle mansioni che non c’entrano nulla con il loro percorso di studi. Anni di sacrifici e di impegno buttati nel cesso del moderno mondo produttivo, dove si affannano a svolgere lavori precari e sottopagati nella speranza di vincere il concorso di turno. E se la situazione è difficile per i laureati migliori, si può immaginare quale possa essere per tutti gli altri, considerato anche il periodo di crisi attuale.
A tutti gli effetti, spesso le proprie attitudini ed inclinazioni portano a scegliere un corso di laurea che non è particolarmente interessante per il mondo lavorativo. Per questo motivo, è opportuno raggiungere un buon compromesso adattando le proprie qualità al mercato del lavoro. Il sistema migliore per farlo è basarsi sui dati dell’enorme banca dati AlmaLaurea che riporta la situazione occupazione dei laureati degli scorsi anni: Condizione occupazionale dei laureati.
Scegliendo i corsi più affini e le città dove si desidera compiere gli studi, ci si può fare un’idea della situazione occupazionale dei laureati e quindi agire di conseguenza relativamente ai propri interessi e alla realtà lavorativa ottimale.
Da notare che i risultati variano anche da un’università ad un’altra sulla base del tessuto produttivo in cui sono immerse: se l’università si trova in un ambiente vitale dal punto di vista economico, inevitabilmente le possibilità di trovare lavoro nel proprio settore si moltiplicano.

Allo scopo di agevolare la scelta migliore possibile, è opportuno avvalersi anche dei servizi che forniscono le varie università in termini di orientamento.
In questa parte del sito ho riportato i vari riferimenti delle università italiane:
i servizi di orientamento universitario.
I servizi di orientamento sono estremamente utili perché permettono di avere informazioni in prima persona e le eventuali dritte del caso su stage all’estero, borse di studio, inserimenti lavorativi dopo la laurea, ecc.
La possibilità di effettuare dei periodi di studio all’estero è di fondamentale importanza. Logicamente è consigliabile frequentare delle università straniere rinomate e ben attrezzate nel campo della didattica, possibilmente in nazioni dove le lezioni si tengono nelle lingue più interessanti per il mercato del lavoro: inglese, spagnolo, francese o anche tedesco. Queste esperienze all’estero formano culturalmente e socialmente e sono molto apprezzate dalle aziende che cercano del personale da inserire.
Un altro aspetto da tener ben presente è la disponibilità di borse di studio e di agevolazioni per studenti meno agiati e più brillanti. A questo proposito consiglio di dare un’occhiata anche qua:
borse di studio e sostegni vari
Infine è bene informarsi sulle possibilità di svolgere degli stage e dei tirocini all’interno delle aziende. Il rapporto aziende-università è un asse portante che dovrebbe essere estremamente valorizzato e potenziato ai fini di favorire l’inserimento dei neolaureati nel mondo del lavoro e allo scopo di mettere al passo dei tempi le società italiane, sempre alle prese con una cronica arretratezza nel campo della informatizzazione, della ricerca e dello sviluppo. Se il corso di laurea che si sta per scegliere si appoggia già al tessuto produttivo del paese, allora il periodo di disoccupazione dopo la laurea dovrebbe essere molto breve.

Una volta che si hanno le idee più chiare sulla scelta da effettuare, è bene dare anche un’occhiata all’università. Le varie facoltà organizzano sempre delle giornate “porte aperte”, dove professori, ricercatori e laureandi presentano i vari corsi di laurea e rispondono alle domande dei futuri universitari. Spesso si organizzano dei veri e propri tour guidati all’interno dell’università, per cui è possibile rendersi conto in prima persona di quale sia la didattica e il grado di avanzamento delle strutture universitarie: aule, laboratori, dipartimenti, biblioteche, ecc.

Insomma, le informazioni necessarie per effettuare una buona scelta del corso di laurea ci sono; l’importante è sfruttarle al meglio e valutare per tempo tutti i pro e i contro.
In ogni caso, è bene sottolineare che l’università non rappresenta un fine, ma solo un mezzo: il mezzo per dotarsi di quel bagaglio culturale e per affinare quello spirito di sacrificio e quelle capacità che vi permetteranno di trovare la strada che dovrete percorrere nel corso della vita.
Alla fin fine, l’università vi fornisce le scarpe per percorrere questo cammino, quindi almeno sceglietele bene. 😉

Commenti (25)

 

  1. Marilena ha detto:

    Grazie, mi è stato utilissimo!

  2. Beatrice ha detto:

    Ciao, sono una ragazza di Roma che dopo il liceo classico ha deciso di trasferirsi a Londra per studiare Pubbliche Relazioni all’universita’. Al momento sto realizzando il mio progetto di fine semestre in cui ho deciso di puntare ad aiutare i liceali 17-18enni italiani dissipando i loro dubbi sullo studiare in Inghilterra e rispondendo a ogni domanda che possano avere a riguardo!! Sfortunatamente in Italia l’opzione di studiare all’estero non viene abbastanza sottolineata e incoraggiata, dobbiamo trovare le nostre informazioni da soli e visto che questa cosa mi indispettisce ho deciso di creare una pagina facebook per aiutare chi e’ nella stessa situazione di confusione in cui ero io 2 anni fa!!!
    PER FAVOREEE, datemi un Like alla pagina http://www.facebook.com/GoMadGoWesTminster e guardate il video introduttivo alla pagina su Youtube http://www.youtube.com/watch?v=kGB5NNgZvMQ !! Vi piacera’ 🙂
    Aiutatemi a prendere un buon voto e io vi aiutero’ a sbarazzarvi di ogni dubbio e compiere una scelta che di certo non rimpiangerete!!!
    – Beatrice

  3. elys ha detto:

    credo che per studiare all’estero, devi avere una grande disponibilità economica…come fa un ragazzo meno abbiente a recarsi a londra x studiare, se pure qui in italia è un’ardua impresa??? rimaniamo in italia, dico io, e non dissipiamo gli investimenti che lo stato ha fatto su di noi!!

    • Luca ha detto:

      Coloro che vanno studiare all’estero io credo che siano i primi probabilmente a loro insaputa a screditare la scuola italiana, l’unica vera giustificazione e’ quella di imparare davvero la lingua madre di provenienza (inglese-inghilterra, francia-francese[…]) quale essa sia

  4. Sore ha detto:

    Buongiorno. Sono una ragazza che sta per iniziare l’ultimo anno di liceo e vorrei delle informazioni relatve alla facoltà di storia di Padova… Qualcuno mi sa dire qualcosa cortesemente?

  5. Serena ha detto:

    Salve a tutti,
    probabilmente risulterò impopolare ma devo concordare con “elys”. Nonostate il nostro Bel Paese offra, continuamente, un sacco di spunti e situazioni che permettono di parlarne male ( soprattutto nella formazione delle giovani generazioni ) vi è da riconoscere che chi ha investito in questo settore c’è.

    Non credo che la formazione in Italia sia qualcosa di impossibile bensì credo fermamente che approcciandosi in maniera meno “superficiale” si possa raggiungere i propri obiettivi.

    Vi sono, e provo chiunque a dimostrare il contrario, in Italia atenei e scuole private degne di tutto il rispetto dal mondo accademico. Alcune grandi città, memori del proprio passato e delle proprie capacità, sono riuscite a fondere storia e conoscenza in corsi di studio e indirizzi accademici rinomati.

    Si pensi a Napoli con le facoltà di Giurisprudenza, Roma in Medicina, Bari in Economia, Firenze in Scienze Politiche e così via.

    Sapevate, per esempio, che a Firenze opera in maniera eccelsa una scuola che si occupa di formazione nel settore turistico ( Scuola Italiana per il Turismo ) ???

    Spesso la risposta giusta è sotto il nostro naso. Però riconosco, che in Italia, quando il saggio indica la luna, chi è stolto come me osserva il dito e non la luna.

  6. Giulia ha detto:

    ciao sono Giulia, attuale studentessa all’ anno senior come exchange student in America…voglio fare l’UCLA qui in america però sto avendo un attimo di curiosità nell’ affrontare un’ università italiana, pur che sia prestigiosa, che valga di riconoscimento. Vorrei intraprende il ramo della psicologia come termine di comunicazione (spot pubblicitari o video informativi), attività che sto già affrontando con successo nella mio liceo artistico in italia, oppure fotografia digitale e analogica (in camera oscura) anche queste parte del mio programma di indrizzo in italia…cosa mi cnsigliate?!

  7. Antonella ha detto:

    Buonasera,
    A settembre inizierò l’ultimo anno di liceo scientifico e vorrei qualche consiglio su come impostare il mio corso di studi universitario. Fortunatamente so già di voler fare ingegneria, e optare per il campo dell’energia. Davvero non so se iscrivermi prima ad ingegneria meccanica a Napoli (il che sarebbe davvero comodo) e poi optare per un master in ingegneria energetica altrove (al politecnico a Torino o non so) oppure iscrivermi direttamente ad ingegneria energetica e quindi fare un corso di studi più specifico allobtanandomi da casa.
    Cosa mi consigliate?

  8. mich ha detto:

    Come faccio a scegliere la facolta giusta e in quale universita andare panicooooo non so come fare

  9. Ale ha detto:

    Scegliete bene, altrimenti vi ritroverete nella mia condizione.
    Sono al primo anno di informatica e sebbene i computer mi piacciono tantissimo, è difficile da morire. Ho scelto in fretta e con mille dubbi. Sono passata dall’idea di due anni fa di frequentare medicina, poi farmacia e sono arrivata a ingegneria informatica/informatica. Oggi mi trovo nella più totale disperazione e provo a capire se ho sbagliato o no a scegliere informatica. Molte volte ritorno alla mia idea di provare farmacia o una professione sanitaria.
    Purtroppo i miei genitori non hanno le disponibilità economiche per mandarmi all’estero a studiare, il che mi piacerebbe moltissimo ed eviterei lo stress di tutti questi test di ammissione, i quali sono scritti sul prototipo dello studente liceale (ho frequentato ragioneria e dire che mi sono trovata in difficoltà ad affrontare un test d’ammissione, che non sia lingue o economia, è a dir poco!)

    • Emanuele ha detto:

      Ciao Ale, ho letto il tuo commento e volevo dirti che domani mi immatricolerò alla facoltà d’informatica. Ho tantissimi dubbi in testa proprio perché so che non sarà facile soprattutto per la materia che temo di più: Matematica. C’è la troviamo dappertutto,infatti mi sono quasi rassegnato all’idea di studiarla. Ancora non ho iniziato i corsi spero di non aver commesso un errore, proverò a mettercela tutta…senza rimorsi o rimpianti!

  10. vincenzo ha detto:

    Ciao, ho 18 anni e faccio l’ultimo anno di scientifico nella periferia di Roma… Il mio rendimento scolastico è abbastanza variabile, non ho particolari garanzie didattiche ma studiando potenzialmente sono bravo… Non ho una particolare passione che mi spinge a scegliere una determinata facoltà, ma voglio fare l’università per cercare di avere un futuro solido… Per adesso sono orientato verso Ingegneria, e non mi sto informando su altro quindi la scelta va restringendosi a che campo dell’ingegnere fare, come ho già detto non c’è qualcosa che mi piace in particolare, ma trovo tutte le varie materie a loro modo interessanti… Ho raccolto informazioni sul Politecnico di Milano, e per adesso sono orientato verso quel polo…. Qualcuno da darmi informazioni su cosa affronterei e se magari è richiesta una qualche propensione oltre alla voglia di studiare (ragione necessaria per iniziare una qualsiasi università)…. Potreste chiarirmi anche circa gli sbocchi lavorativi? Grazie 🙂

  11. Marta ha detto:

    Salve sono una ragazza che deve iscriversi all’università e amo la natura, la montagna e gli animali quale facoltà mi consigliereste tra scienze forestali e scienze ambientali?

  12. Al ha detto:

    Salve sono un ragazzo che sta frequentando la quarta liceo negli Stati Uniti e ho in mente di studiare economia all’università,però sono abbastanza indeciso per quanto riguarda il paese; le mie intenzioni erano o di tornare qua negli States o di andare in Inghilterra,però ultimamente ho preso anche in considerazione l’ipotesi di frequentare buone università in Italia,consigli? Grazie.

  13. Gioele ha detto:

    Salve, sono un neodiplomato e sto disperatamente cercando di scegliere la facoltà giusta per me. Fondamentalmente mi piacerebbe fare filosofia, ma ho paura di quello che mi riserverebbe (o meglio, NON mi riserverebbe) il post-laurea, data la scarsa sicurezza lavorativa che conferisce questo corso. Anche Scienze della comunicazione mi piaceva, ma volevo un parere esperto, sia per quanto riguarda queste due singole facoltà, sia per un confronto tra le due. Vi prego di rispondermi in fretta perchè il tempo stringe e le mie idee sono sempre meno chiare…grazie infinite

  14. Maya Brancoli ha detto:

    Per entrare a fare parte dell’ambito pubblicitaro sapete quala sia la facoltà migliore da intraprendere ??

  15. Gianluca ha detto:

    Salve, sono un ragazzo al 4 anno di liceo e vorrei scegliere il corso di laurea adatto a me. Attualmente opterei per Chimica, ma non riesco ad informarmi bene su che tipo di lavoro sia, potreste aiutarmi?

  16. Noemi Albani ha detto:

    Salve a tutti. Io sono una ragazza di quasi 19 anni che si ritrova spaesata e bloccata… non so più cosa voglio fare sostanzialmente. Passo i miei giorni in casa, pensando a cosa vorrei fare della mia vita, senza sapere nulla e cambio fin troppo e spesso idea. Ho già fatto la maturità e non sono neanche uscita con un bruttissimo voto (82/100) da un liceo linguistico che ha fatto cagare nel metodo di insegnamento. Anche io non è che abbia studiato tantissimo per conseguire questo titolo e la motivazione inizialmente mi mancava. Dopo aver recuperato tutto e aver passato questo benedetto esame, ho provato a fare il test di ingresso per lingue a Trento perché queste mi sono sempre piaciute e mi sembrava di essere comunque abbastanza portata…ahimè, 4 punti e non sono passata… da lì ho iniziato a pensare: cosa cavolo faccio quest’anno? E mia zia mi ha fatto vedere una facoltà a verona (lingue e culture per l’editoria) che mi sembrava mi piacesse (era un ripiego per lingue, dove avrei voluto fare il test anche l’anno successivo e questo non so se rifarlo o meno). Inizio questa facoltà entusiasta, ma l’entusiasmo si spegne dopo alcuni giorni. Mi ritrovo sempre più confusa. Non faccio la prima prova intercorso perché non mi va, compro appunti e slides,ma poi resto indietro e non faccio niente e scoprendomi da sola in una città come Trento, poiché mia zia non c’è mai ed io non faccio nulla di produttivo per me stessa, decido nella confusione di andare a sentire varie lezioni.. beni culturali e filosofia principalmente. Resto ammaliata dalla lezione di filosofia: un’ora mi passa talmente veloce che neanche me ne accorgo… ma poi penso agli sbocchi lavorativi e dico che cosa farò a filosofia. In questo modo, passa ancora il tempo ed io non faccio niente. Una mia amica mi parla di informatica umanistica.. di informatica non so niente perché non mi sono mai interessata e ci sono studi che vertono principalmente sull’italiano. I primi giorni ero tutta gasata e dicevo: si,voglio fare questo nella mia vita.. ma dopo poco (cioè in questi giorni,mi assale di nuovo la confusione). Mi sento proprio una stupida a non saper cosa voler fare nel mio futuro e soprattutto mi sento inerme, senza interessi e continuando a non fare niente resterò a fare l’operaia tutta la vita. Adesso mi viene anche in mente di vedere per le professioni sanitarie,ma per le materie scientifiche e la cultura generale non sono mai stata portata… cosa mi consigliate di fare?

    • admin ha detto:

      Ti consiglio di scrivere nel forum perchè questo sito raccoglie solo articoli di approfondimento.

  17. Roberto ha detto:

    Ciao a tutti,
    scrivo perché vorrei mettere in guardia coloro che vogliono iscriversi ad una Università telematica e lavorano all’estero.
    Il fatto che non ci siano limitazioni geografiche all’interno del contratto con lo studente non garantisce l’usabilità del servizio. So che sembra una pazzia, purtroppo è la realtà.

    Io sono stato poco accorto ed ho buttato via 3100€. Ho fatto richiesta di rimborso ma ovviamente invano. Indicate sempre per iscritto il paese in cui effettuerete l’accesso alla piattaforma.

    Ciao a tutti e buon studio

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